Monte Puro da Valleremita
Preappennino Fabrianese
Introduzione
: Percorrendo
i sentieri delle montagne dell’entroterra marchigiano si incontrano
delle valli che si presentano come dei piccoli paradisi. Quando in
inverno le condizioni ambientali non permettono di salire le
cime
coperte di neve, è piacevole percorrere questi luoghi. Così bazzicando
il Preappennino Fabrianese, insieme agli amici di tante avventure,
siamo capitati nella zona di Valleremita.
Da questo piccolo paese si sale al Convento di Santa Maria di Val di
Sasso di cui si hanno notizie fin dal VII secolo (http://www.fabrianostorica.it/monasteri/valdisasso.htm),
e al Monte Puro.
Il percorso che presento è un percorso ad anello che si sviluppa per
buona parte dentro al bosco. Una particolarità di questo itinerario è
che nel primo tratto si attraversa un bosco di faggi con esemplari
anche di grandi dimensioni ad una quota relativamente bassa, al di
sotto dei 600m, mentre di solito queste piante si trovano al di sopra
dei 800m.
Questo percorso non presenta difficoltà, ma necessita un buon senso di
orientamento, infatti, tranne il primo tratto, fino al convento, il
sentiero, anche se ben visibile, non è segnalato molto bene e ci sono
molti tracciati che si diramano dal percorso principale. Inoltre una
volta arrivati ai prati sommitali le tracce si perdono nell'erba alta,
in compenso è fattibile tutto l’anno e splendide sono le sue fioriture
primaverili sui prati.
Relazione
:
Si
lascia la macchina nel piazzale antistante la chiesa di Valleremita
(m453) e si prosegue per la strada sterrata a sinistra della chiesa,
fino al primo tornante (circa 10 min.), qui inizia un sentiero che
prosegue dentro la valle (pannello indicatore dell'aula verde). Il
percorso, nel primo tratto, passa accanto ad alcuni orti coltivati,
poi entra in uno splendido bosco di faggi con alcuni esemplari di
notevoli dimensioni. Il sentiero termina al convento di Santa Maria
di Val di Sasso (m658 h 0,40). Una visita alla chiesa dell’convento
è obbligatoria, nella piccola chiesa in stile romanico si può
ammirare la copia di un Politico dipinto da Gentile da Fabriano.
Raggiunto
il parcheggio che si trova dietro l’edificio, una stradina, subito
dietro la fonte, sale allo spiazzo sovrastante, dove si trova un
punto di captazione dell’acqua. Subito in cima alla salita, a
sinistra, si nota un sentiero che passando sotto la parete rocciosa,
risale il bosco del versante Nord del Monte Puro. Il primo tratto del
percorso risulta abbastanza pianeggiante, ma una volta usciti in una
radura (m 780
circa h1:15) il sentiero piega decisamente verso Sud. Lasciato a
sinistra alcune tracce si segue il sentiero più
marcato che risale con tratti anche ripidi il versante Nord
Est del
Monte Puro
fino ad uscire
sui prati sommatali (m1060 circa h2:00) dove il tracciato si perde
fra l’erba, da qui si procede in direzione Sud fino alla cima del
Monte Puro (m1155 h2:30).
La via
di ritorno prevede di percorrere i prati in direzione NNW, verso
l’evidente rilievo con affioramenti rocciosi che si vede in fondo al
prato, alla sua destra si
nota la traccia di un sentiero (m1100 h 0:15 dalla cima) che si fa
via via più marcato fino a divenire una mulattiera che scende
ai prati sottostanti denominati Le Calate. Qui ora si prosegue senza
sentiero seguendo il bordo del fosso in direzione del Monte Rogedano.
Arrivati
alla sella fra Le Calate e il Monte Rogedano, sempre costeggiando il
bordo del vallone si individua un pannello indicatore dell’aula
verde oramai in rovina (m 874 h1:00), da qui parte un sentiero che
scende dentro la valle ed in poco più di mezzora si scende al
parcheggio dell’eremo per poi percorrere il percorso fatto
all’andata fino a Valleremita (h 2:00)
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