Introduzione : Questo
itinerario ad anello è uno dei classici percorsi dell'Appennino
umbro-marchigiano. Situato nel versante settentrionale del Monte Cucco,
il percorso si svolge a quote relativamente basse, pertanto
può essere effettuato durante tutto l'arco dell'anno. Il mio consiglio
è di effettuare questa escursione in primavera, quando le
numerose specie botaniche (foto
1 -
2) che sono presenti nella zona sono fiorite.
L'unica avvertenza è di evitare di fare il percorso durante i periodi
di forti piogge, in quanto l'itinerario segue, in prevalenza, il letto
di torrenti che normalmente hanno una portata minima di acqua, ma si
ingrossano durante tali eventi, rendendo difficoltoso, se non
impossibile, l'itinerario.
Punti di accesso : Per
chi viene dalle Marche, si raggiunge il paese di Sassoferrato e si
percorre la strada statale in direzione di Scheggia, poco prima di
arrivare all'abitato di Isola Fossara la segnaletica stradale indica
gli abitati di Coldipeccio e Pascelupo. Il mio consiglio è di lasciare
l'auto nei pressi del piccolo cimitero posto fra i due paesi.
Venendo dall'Umbria, si arriva all'abitato di Sceggia e si prosegue per
Sassoferrato, superato l'abitato di Isola Fossara si arriva in breve
all'incrocio sopra descritto.
Relazione : Entrati
nell'abitato di
Pascelupo (m. 529), di fronte alla chiesa del paese si
individua una casa da poco ristrutturata. Sulla destra, dove è posto il
lavatoio si prende una strada sterrata che scende fino all'edificio per
la captazione dell'acqua (m. 475 - h 0.20).
Poche decine di metri prima di questo edificio su un pilone della linea
elettrica si nota una vistosa
S. Da qui parte il sentiero
che all'inizio rimane un po’ nascosto fra
i cespugli, ma fatti pochi passi si fa più
evidente. Il percorso segue ora le condotte dell'acqua e risale Il
versante orografico sinistro della Valle delle Prigioni.
Dopo circa 20 minuti, a quota 545 m. si incontra un
cunicolo di circa 30 metri. Il tratto in questione è stato
scavato nelle roccia per permettere il passaggio dei tubi
dell'acquedotto e il lato verso la valle è stato chiuso con un muro
dove sono state ricavate delle feritoie. L'attraversamento del cunicolo
non presenta nessuna difficoltà, l'importante è stare attenti a non
battere la testa su qualche spuntone di roccia.
Via via che si sale, la vallata si restringe fino ad entrare nella
gola scavata dal torrente. Si attraversa il torrente (in caso
di piogge copiose fare molta attenzione) e si continua a salire
tenendosi sul versante orografico di destra, per attraversare di nuovo
il torrente nel punto più stretto della gola chiamato "Scarpa
del Diavolo" dove un tetto di roccia crea quasi un
arco ( m. 620 - h 0.20). Ora si ritorna a salire sul versante
orografico sinistro del torrente che si attraversa di nuovo nei pressi
della sorgente dove è posta anche la fonte (m. 706 - h 0.25).
Poco prima della fonte, sulla destra, si notano i segni dell'itinerario
N° 22 che risale il fosso di Beto. Si segue questo percorso all'interno
di uno spettacolare bosco di faggi, dove a tratti si notano i segni
lasciati dall'uomo come le piazzole usate per le
carbonaie ancora riconoscibili dalla presenza di pezzetti di carbone ed
addirittura il
rudere di un riparo.
Si risale l'invaso fin quando non si incontra un altro fosso sulla
sinistra (m. 725 - h 0.30), si continua per questo e dopo alcune decine
di metri, un segno indica il sentiero che risale a destra dove
si supera un dosso.
Dopo aver attraversato per l'ennesima volta il letto del fosso il
percorso inizia a risalire il versante sud del monte Motette, e dopo
alcune svolte si incrocia con il sentiero N° 6 che sale da Coldipeccio
. Si prosegue verso Ovest ed in breve si raggiunge
Pian di Rolla (m. 968 - h 0.45 ore 2.30 dalla partenza) dove si trova
anche una
fonte. Da qui si può salire il
Monte Motette (m. 1331 - h 1.10) per l'ampia cresta Sud-ovest.
Al ritorno si ripercorre un tratto del sentiero già fatto, fino al
bivio con l'itinerario N° 22. Si continua sul
sentiero N° 6 che attraversa il bosco e in circa 25
minuti si arriva alla piccola Fonte di S. Giglio (m. 930).
Ora si attraversa un pianoro, e si svolta a destra seguendo
il crinale che delimita il prato sul versante rivolto ad Est, fino ad
individuare il
sentiero che scende. Si percorre questo ultimo
tratto in leggera discesa fino all'abitato di Coldipeccio (m. 604 - h
1.15: ore 1.40 da Pian di Rolla). Seguendo la strada asfaltata in 15
minuti si arriva alle auto.
Dislivello
– m. 802
Tempo salita – ore 2.30 - 3.00
Tempo discesa - ore 1.40 -
2.20
Difficoltà - E